LA STORIA
Cosi' come e' comparsa nel libretto scritto in occasione dei 40 anni di scoutismo a
Chieri.
FONDAZIONE E SCAVI ARCHEOLOGICI
Il nostro gruppo scout e' stato fondato nel 1957. Nato come gruppo GEI (Giovani
Esloratori Italiani) vide tra i suoi commissari ( vale a dire come capigruppo) Dante
Bettale, Maria Teresa Masiero e Piero Tamagnone.
Tra le prime attivita' vi fu quella dell'archeologia, tanto che ben presto si formo' la
Compagnia Archeologica Rover Sagittario che scavo' a Fontaneto, alle Maddalene e sotto il
Battistero del Duomo.
Questa compagnia era formata da rover di eta' compresa tra i 16 e i 20 anni e aveva il
duplice scopo di "indirizzare le energie dei giovani rover verso una specialita' di
grande interesse e di sicuro interesse psicologico, atta alla formazione ed allo sviluppo
di una base culturale indispensabile in un giovane all'inserimento della societa'"
(da Bettale, Monetti, Tamagnone, Relazione dell'attivita' archeologica della sezione GEI
di Chieri).
I ritrovamenti degli scout avvenuti negli anni 1957-1970, portarono alla costituzione del
Civico Museo Archeologico, attualmente ospitato nelò complesso del municipio. Dei reperti
di epoca romana contenuti nel museo venne redatto un catalogo ad opera di Dante Bettale e
Piero Tamagnone agli inizi degli anni ottanta.
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NASCE L'AGESCI.
Nel 1969 il gruppo di Chieri aveva ripreso vitalita'. Era nato il Branco delle "Rive
Rocciose" che, da pochi lupetti ad inizio anno, si era ampliato fino a contarne una
ventina alle prime Vacanze di Branco.
Tutto il Gruppo era pero' formato da soli "maschietti". Le
"femminucce" erano riunite nell'UNGEI, la parte femminile dello scoutismo
"laico" italiano.
Anche lo scoutismo "cattolico" era composto da una parte maschile, l'ASCI, e da
una femminile, l'AGI.
Nel 1970, a Chieri, ebbe inizio un'esperienza che, a quanto risulta, era a quel tempo
unica in tutto lo scoutismo italiano: si diede vita ad un gruppo "misto"
composto, in ogni sua unita' di maschi e femmine che facevanoi attivita' insieme. Con
alcuni anni di anticipo gli scout di Chieri sperimentavano cosi', nei fatti, tutti quei
problemi di "coeducazione" di cui si stava parlando all'interno dello scoutismo
cattolico italiano e che avrebbe portato, di li' a quattro anni, alla nascita dell'AGESCI,
formatosi nel 1974 dalla fusione dell'ASCI e dell'AGI.
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IL PASSAGGIO ALL'AGESCI
1976 - Altro anno fondamentale per lo scoutismo chierese: il passaggio in AGESCI.
Dal tempo della costituzione del Gruppo "misto" i nostri contatti con lo
scoutismo cattolico si erano fatti sempre piu' importanti. Uno dei nostri capi, per
ragioni di residenza, era inserito nel gruppo ASCI del TORINO 10 a livello di quella che,
in via sperimentale anche nello scoutismo cattolico, ne era la Comunita' Capi.
Per questo motivo esisteva un continuo scambio di informazioni e di esperienze fra i due
diversi tipi di scoutismo. Questo fatto condusse, nel tempo, alcuni nostri Capi a
frequentare e a conseguire il brevetto di capo nei Campi Scuola dell'ASCI e a portare
all'interno della Comunita' Capi di Chieri molti dibattiti e discussioni che s svolgevano
anche nell'ASCI. A cio' bisogna aggiungere la cultura e la mentalita' della Chieri di
allora, intesa come vita sociale, civile e religiosa; il nostro gruppo era costituito, nei
fatti, di ragazzi provenienti da famiglie nelle quali la fede cattolica costituiva
un elemento importante di vita. Per questi motivi, dopo lunghe discussioni, la Comunita'
Capi di Chieri decise di passare come gruppo intero nell'AGESCI nell'ottobre del 1976.
Alcuni Capi del GEI non vollero, per motivi personali, condividere questa scelta, ma
comprendendone a fondo le ragioni, rimasero in completa unione di amicizia con gli altri
Capi.
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